L’88% dei potenziali acquirenti di auto inizia l’acquisto ricercando il suo prossimo veicolo online **Fonte: Cox Automotive da IGH Automotive Study
La decisione di acquisto e i Media
Gli investimenti dei Dealer auto, per incontrare “la domanda”, ogni mese si riflettono nelle casse dell’azienda. E sono rilevanti se sommiamo le spese sostenute per raccogliere Lead sulla Rete, occupare le migliori posizioni nel ranking di Google, per le risorse umane dedicate a gestire i contatti ricevuti, l’assunzione di Digital Manager e l’adozione di CRM sofisticati che riducano al massimo i tempi tra – domanda/risposta -. Bene, nel settembre 2017 ho cercato su Autoscout una Santa Fe del 2013, ecco le prime immagine che sono uscite:
Fonte Autoscout24
Qui una è all’interno, ma sembra parcheggiata in un box piuttosto che presentata in un annuncio. Le altre tutte all’esterno. Ricordate le mie parole a proposito dello spazio “sacro” nel Salone?.
Oggi un utente, visto che – per ora – quello che passa il convento è questa – sbobba fotografica -, inizierà probabilmente a consultare gli annunci selezionando per distanza, prezzo, km percorsi, anno, che più si avvicinano alle proprie aspettative.
Ma se per un momento ritorniamo al tema: “investimenti dei Dealer sul digitale”, lasciatemelo dire: – tutti questi investimenti per pubblicare in vetrina foto mediocri? -. Ma è come se per lanciare un razzo sulla luna si investisse sull’organizzazione del viaggio, si assumessero gli astronauti, i migliori ingegneri, si iniziasse tutta la fase di costruzione del missile, i computer di bordo, gli studi per raggiungere l’obiettivo, e quando tutto è pronto ci si renda conto che manca – LA BASE DI LANCIO!!! –
Non frequento da molti anni il settore dei Dealer auto, sono appena 3 anni, ma prima ho seguito per 10 anni il settore dei costruttori auto. I costruttori auto, la prima cosa che fanno è: – cercare il luogo dove creare la loro BASE DI LANCIO produttiva – FCA (nel 2006) prima ha annunciato al mondo che la 500 sarebbe state costruita in Polonia nel nuovo stabilimento, poi, nel 2007 ha iniziato la produzione e infine l’ha introdotta sul mercato.
Qui si fa l’opposto, si fotografano le auto dove capita e si mettono online (che dovrebbe essere la vetrina, tanto per ricordarcelo) e magari, in futuro, se le vendite procedono bene si penserà al luogo dove fotografarle. Peccato che poi, se le cose dovessero andare bene, la risposta sarà di questo genere: “non c’è ne bisogno, le cose vanno bene così”. FE.NO.ME.NA.LI.!!
Se il lettore, come credo, è un professionista del settore, penserà che io stia facendo di tutto per farmi odiare, o quantomeno penserà che io stia assumendo un tono dalle sfumature arroganti. Non è così. Lo scrittore solitamente scrive per disturbare, per scuotere chi è comodamente seduto sulla sedia. Sottolineare i fatti, pubblicare delle immagini, raccontare episodi, e scriverne con il sorriso sulle labbra, è un atto di libertà che non mira a condannare un settore o una categoria.
Ciò che tento di spiegare, anticipando i tempi (credo di 3/5 anni) è che se presto rimarranno in circolazione la metà di aziende che oggi vendono auto, non è perché il mercato sia saturo, ma perché sarà avvenuta una SELEZIONE. Perché presto, la scelta delle auto d’occasione online sarà decisamente più professionalizzata e organizzata. E gli annunci di cui sopra ho pubblicato le immagini, saranno quelli meno aperti e consultati. Solo chi, con passione, e sottolineo questo termine, investirà nella sua – BASE DI LANCIO – si giocherà al meglio le proprie chance. Per tutti gli altri è solo questione di tempo.