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L’IT aziendale, il DIO supremo

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La tecnologia digitale è la parola chiave per il futuro del settore auto. Per questo i Dealer Auto si sfidano a colpi di siti web sempre più strategici.

L’affidarsi a società IT verticali nel settore automotive e software-house strutturate, con specialisti nella sicurezza e web designer particolarmente creativi, sembra la via più ovvia. Lo scopo è rendere la navigazione un’esperienza completa che risponda alle aspettative dell’utente.

Però, – c’è sempre un però nelle questioni importanti -, chi governa l’IT ha indubbiamente un potere decisionale e una competenza tecnica che titolari o manager aziendali non hanno. Quindi ci si affida e si ascolta quanto gli esperti IT dicono. Come dargli torto.

Ma la tecnologia e le funzionalità di molti sistemi si sa, corrono molto veloce. Questo le aziende IT lo sanno molto bene. Hanno così chiaro questo concetto che si guardano bene dal creare sistemi “aperti”. Il timore di ritrovarsi con un cliente che continuamente richiede aggiornamenti e integrazioni, oltre ad essere una complessità da gestire, rappresenta un’incognita economica per sé come per il cliente stesso. Un “cul-de-sac” con il quale spesso mi ritrovo ad avere a che fare.

Dialogare con gli IT manager dell’azienda è come entrare in una chiesa e affidarsi al giudizio divino. Alcuni risponderanno che il loro sistema è come il giardino dell’Eden e noi potremmo essere la mela avvelenata. Altri, dopo summit con i propri discepoli (che per i tempi ricordano i ritiri spirituali), faranno sapere se e quando si potrà cambiare qualcosa solo dopo una riunione in data da definirsi.

Ho un cliente che aspetta da 6 mesi di integrare un software nostro all’interno della sua azienda ma ancora non è dato di sapere quando potrà farlo. Inspiegabilmente siamo in attesa che il suo consulente lo metta nelle condizioni di erogare un nuovo servizio.

Chi realizza un software, sa bene che per poterlo vendere ed integrare ad altri sistemi, dovrà renderlo semplice e funzionale a tal punto da non creare problemi o conflitti di sistema. Quindi perché questa resistenza? Le aziende IT che servono i Dealer auto, hanno forse timore degli sviluppatori esterni? Temono che alcune stringhe di codice possano contaminare la loro struttura? O temono di lavorare gratis per installare una funzionalità che il loro cliente sta acquistando da un altro fornitore? Oppure temono che gli eventuali problemi di funzionalità del sito ricadano sulle loro spalle e conseguentemente su ore assistenza che si vedrebbero costrette ad erogare al cliente? O forse, temono di indebolire il proprio servizio SEO con conseguente calo di fiducia del cliente stesso?.

Oggi siamo in grado, dallo scatto sul set fotografico alla pubblicazione online, impiegando appena dieci minuti per gestire dei video, delle gallery di immagini o un 360° della vettura. Basta uno scatto fotografico con il nostro sistema Wrap360 che trasferisce sul cloud tutte le informazioni di codice necessarie a riprodurre la ripresa o la serie di immagini che si vogliono proporre all’utente. Una velocità mai vista prima. Eppure, quando il titolare della Concessionaria o il suo direttore si rivolgono al proprio IT, si alza il muro.

Un giorno, mi trovavo in Spagna presso un importante Gruppo con molte sedi tra Madrid e Barcellona; riuscii ad avvicinare un responsabile IT il quale mi rivelò una confidenza: “non hai idea di quanto abbiamo impiegato a realizzare il sito per come lo voleva il cliente. Il pensiero di rivedere la struttura per inserire una nuova funzione che importi i dati e li trasferisca in una nuova repository e produca nuove informazioni in front-end ci mette il panico”.

Quindi è più per una mancanza di disponibilità all’ascolto e al lavoro condiviso che ad una difficoltà tecnica. Ma questo i miei collaboratori, specialisti IT come gli altri, lo sanno molto bene. Ma il prezzo di questa reticenza chi lo paga? Il Dealer, che si vede costretto a rinunciare. Lasciare che l’IT abbia l’ultima parola in azienda, è come cedere il timone all’addetto ai motori di una nave.

Dove ho trovato imprenditori determinati, i loro partner IT si sono allineati e hanno collaborato con grande disponibilità, risolvendo ogni problema e integrando le funzionalità richieste. Laddove i responsabili IT hanno alzato il muro e i titolari d’azienda hanno seguito le loro volontà, si è presa una soluzione diversa che però limita nelle potenzialità l’intero processo gestionale. Un rallentamento causato dalla miopia o dall’opportunismo di chi non vende auto ma ha messo un piede nella porta e non permette al Dealer di evolversi attraverso altre soluzioni. La flessibilità dei sistemi deve essere una regola non l’eccezione.

Così come un Wi-Fi funzionale e funzionante a cui potersi collegare. Ma cos’è questa continua fobia di pensare che i dipendenti passino il tempo a cazzeggiare online?  Diamogli motivazione e facciamo leva sulla passione, sulla convivialità descritta da Illich e superiamo le diffidenze che rallentano i processi tecnologici e permettono di crescere ottimizzando i tempi. Tra qualche anno i siti aziendali saranno superati, gli utenti sceglieranno su portali dedicati, verticali, come già oggi sta avvenendo. Quindi è inutile alzare i muri ma è bene aggiungere funzionalità ai propri siti aziendali per offrire servizi che non si potranno facilmente trovare sui portali specializzati. Solo così il proprio sito sarà il mezzo per erogare servizi reali.