Io faccio parte della generazione Jeeg Robot d’acciaio forse per questo ho creato un progetto modulabile.
Quando penso alla quantità di parti che si rendono necessarie per costruire la nostra “Gabbia di Luce”, prodotto lanciato a settembre 2017, non posso fare a meno di ripensare alla serie a cartoni del celeberrimo manga giapponese con i disegni di Tatsuya Yasuda. La genesi del manga di G? Nagai parla di risveglio, collegarlo agli anni di torpore dei Dealer che fotografano le auto usate in un angolo dell’esposizione o nel piazzale antistante l’insegna della Concessionaria, mi appare calzante.
Da zero a cinquantacinquemila euro riconosco che faccia una grande differenza. Ma con zero investimenti anche il risultato sarò di zero variazioni. Ciò che si ottiene oggi, forse, si otterrà anche domani. Il forse, dipende da cosa fanno gli altri mentre uno sta fermo.Sfruttando invece il momento favorevole in cui lo Stato agevola gli investimenti e le aperture di credito, si potrebbe rischiare un investimento quasi a colpo sicuro. Facendoselo finanziare ad esempio.
Con la nuova legge Sabatini 2017, sono ammessi tutti i settori produttivi. I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali.
L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing). Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere: di durata non superiore a 5 anni; di importo compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro; interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
Il contributo del Ministero dello sviluppo economico è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al: 2,75% per gli investimenti ordinari; 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali. Ottimo direi, abbiamo trovato anche ci ci finanzia il bene.
Altri strumenti recentemente messi a disposizione delle imprese sono i Voucher digitali. A seconda del numero dei dipendenti e delle richieste pervenute al MISE, il contributo può raggiungere i 10.000 euro.
Gli investimenti volti a migliorare l’efficientamento dei processi produttivi e all’inserimento di software che trasformano i processi, innovandoli, gode di super ammortamenti che vanno dal 150% al 250%
Quindi l’investimento che può dare una svolta all’azienda può anche essere “pagato” con gli strumenti sopra elencati. Ora che i soldi ci sono, pensate a realizzare delle foto che – fanno vendere online -.